Passa ai contenuti principali

Interessarci alla comunità



C'è un bisogno di educazione, ma cosa vuol dire: "bisogno di educazione" e cosa c'entra con l'interesse per la comunità e la crescita personale e sociale?
Oggi più che mai assistiamo come spettatori passivi ad un'accelerazione tecnica del progresso dell'uomo eppure ci domandiamo come sia possibile che ci troviamo da sempre e costantemente a dialogare, nella migliore delle ipotesi nelle nostre comunità sui problemi legati all'incuria urbana, la debole relazione tra persone e istituzioni e sulla marcata assenza in molte zone cittadine di luoghi aggreganti, spazi di bellezza e cura che ci diano l'impressione di vivere in un luogo civile pensato a misura di uomo. Insomma finiamo per interrogarci su di chi siano le responsabilità di questi "fallimenti umani" e cerchiamo un capro espiatorio che di volta in volta cambia nel corso del tempo, attribuendo ad altri la negligenza per un qualche malfunzionamento.
La verità spesso è che non vogliamo essere sollecitati ed è più facile alleggerire le nostre coscienze scaricando ora al Sindaco, poi al Governo nazionale, ancora gli ultimi della società, una determinata amministrazione, compiti che ci riguardano e ci spettano perché individui facenti parti di un sistema complesso. Chiaramente è facile puntare il dito verso qualcun altro che non siamo noi, perché ci facilità nel compito di deresponsabilizzazione circa le nostre mancanze e difetti di umani perfettibili di cui in fondo non ci importa molto se qualcosa intorno a noi è deturpato perché se la società è il luogo imperfetto e mal governato dai pochi "forti" al potere, chi sono io per voler credere che la mia azione impegnata possa cambiare le sorti di una comunità?.
"Non è di mia competenza", "Tanto poi lo rovinano", "Non ne vale la pena", queste sono le frasi tossiche che per la maggiore circolano nelle menti medie del cittadino che oramai rassegnato ad un modus operandi invariato nel tempo, ha finito per consegnare la collettività al suo destino, in un luogo isolato, abbandonato e senza ragione.
L'avidità umana però non si ferma a questo, continua ad attingere al territorio illegalmente fino allo sradicamento di ciò che resta degli ecosistemi e con essi i valori umani e civili. E' paradossale se ci fermiamo un attimo a riflettere che più il territorio resta incolto più la possibilità di un riscatto sociale si rende impossibile se non ideale anche per le future generazioni. Talvolta alcune frasi tossiche a cui siamo abituati lasciano momentaneamente il passo a pensieri come:
"Che bello quello che viene realizzato, speriamo che duri", "Grazie per quello che fate", "Finché siamo qui continueremo ad occuparcene noi". E' allora che improvvisamente una scintilla negli occhi si accende e lascia intravedere in quel fascio luminoso, il senso della ribalta, la fiaccola della speranza si accende e passata da testimone in testimone con l'augurio che ci sia sempre qualcuno pronto a vigilare.
La bellezza ha bisogno di essere preservata e con essa l'utile per il cittadino che cerca risposte, chiede servizi, desidera che le proprie esigenze siano soddisfatte e questo porta al desiderio di realizzare sempre più progetti. Questi rimandi positivi, della gente che vuole migliorare le cose, che vuole essere aiutata a fare la propria parte, che vuole appartenere al firmamento e sente una connessione con l'altro, mette in evidenza la propria forza intrinseca di persone uniche ed originali ed una mancanza, un bisogno frustrato e un desiderio tante volte inascoltato e per questo spento.
Questa è la prospettiva a cui da anni guarda l'associazione uniamoci Onlus, nella realizzazione di progetti di educazione volti alla sensibilizzazione, la creazione e tutela di spazi cittadini pensati a misura d'uomo. I progetti realizzati dall'associazione e dai suoi partner sono stati diversi, nell'interesse di promuovere e mobilitare le risorse necessarie per la creazione di benessere ed essere un esempio, attraverso vari metodi come quello applicato nel progetto "Palermo Green Giovani", che spazia tra la  "peer tutoring education" alla "learning by doing".
Il progetto Palermo Green coinvolge i giovani della scuola, i ragazzi dell'associazione, operatori che in equipe lavorano nella coordinazione, la cura dei materiali di lavoro, l'assistenza ai partecipanti con disabilità, i quali vogliano dare un contributo e rendere visibile il loro desiderio di fare la propria parte. Le scuole di Palermo che si sono attivate in questo progetto sono la scuola superiore "Pietro Piazza", locata in Corso dei Mille, Il "Danilo Dolci" in via Fichidindia e il Nautico "Gioeni Trabia" in corso Vittorio Emanuele.
Il lavoro svolto da me ed i miei colleghi è stato inizialmente quello di guidare i giovani di alcune classi coinvolte nell'informativa ed in una formazione generale circa lo scopo e gli obiettivi del progetto.
Dopa la presa delle presenze, i ragazzi sono stati dotati degli strumenti di lavoro: guanti, pettorine e scarponi, seguiti da scope, palette, container per i rifiuti. Il lavoro iniziale consisteva nella formazione e quindi nella comprensione e nella presa di responsabilità circa il loro intervento di pulizia stradale e raccolta rifiuti ,intorno e nei pressi della scuola.
Gli interventi successivi riguardavano la cura del verde pubblico e l'uso di strumenti quali: zappa, piccone, palette, rastrelli per estirpare erbacce e creare le condizioni necessarie per la piantumazione e la crescita ottimale di piantine di varia tipologia e alberelli di agrumi. I ragazzi erano accompagnati e visionati anche dal corpo docente che di volta in volta li spronava e aiutava nei lavori.
In particolar modo io mi sono dedicato all'assistenza di alcuni ragazzi con disabilità motoria nella partecipazione alle attività ed è stato interessante vedere l'interesse di quest'ultimi a dare un contributo personale, tanto che poi si sono create le condizioni per stabilire legami di muto soccorso e di aiuto reciproco. La maggior parte dei ragazzi ha manifestato e continua a manifestare il proprio interesse nel coltivare gli spazi cittadini destinati alla collettività, si sono interrogati circa la mancanza di comprensione della gente sull'importanza di tutelare l'ambiente e il lavoro prestato cercando di capire come poter migliorare le cose.
E' curioso se ci pensiamo che quando mettiamo alla guida di un progetto piccole unità di giovani, questi, diversamente da quello che si pensi, spesso come luogo comune che i giovani siano disinteressati, non considerino l'ambiente e l'importanza del lavorare, alla fine quest'ultimi smentiscano nella maniera che gli risulta più facile, con la spontaneità, dimostrando la fattualità di tutti quei pensieri deresponsabilizzanti che le vecchie generazioni hanno affibbiato loro.
Ho avvertito in diversi ragazzi il desiderio di sostenere soluzioni e investire pragmaticamente nella gestione delle risorse del territorio, questo lo abbiamo evinto nelle varie attività laboratoriali svolte circa "La sostenibilità e l'ambiente" o nell'individuazione di alcune figure quali il cittadino, l'azienda, consiglieri comunali per l'elaborazione di proposte in ottica relazionale, di causa ed effetto, per circoscrivere proposte, bisogni e realizzare progetti pratici che possano rispondere alle esigenze percepite dalle collettività.
I ragazzi hanno compreso a mio avviso che loro siano le sentinelle del territorio: gli occhi, le mani e il cuore  pulsante del sistema e che i cambiamenti sono orientati dall'azione civica dei singoli all'interno piccoli gruppi, lì dove risiede la forza ed avranno sempre bisogno di camminare sulle spalle dei giganti, perché soltanto insieme possiamo creare una comunità di intenti che guardi al passato per scorgere esempi, lavorare duramente nel presente per crescere e saper correggere il tiro prevedendo la direzione verso cui stiamo andando.


articolo a cura di Davide Martino,
assistente per le persone con disabilità

Commenti

Post popolari in questo blog

Mostra itinerante presso Casa della Cooperazione

MOSTRA ITINERANTE Dal 16 al 21 Maggio 2022 dalle ore 15:00 alle ore 18:00 presso Casa della Cooperazione a Palermo si è svolta la mostra fotografica "Immagini di Partecipazione Sociale", Una mostra itinerante, allestita ogni settimana in una location differente, nei 3 quartieri in cui ha operato il progetto Palermo Green Giovani: Brancaccio-Ciaculli, Oreto-Stazione e Tribunali-Castellammare. Un percorso visivo di riflessione sui principi della partecipazione sociale attiva intesa come apertura solidaristica, impegno civile e sociopolitico, ricerca e difesa del bene comune da parte del cittadino. Durante l'evento di opening è avvenuta la premiazione dei vincitori. Il Progetto Palermo Green Giovani è coordinato da Associazione Uniamoci Onlus e realizzato in collaborazione con Istituto Istruzione Superiore nautico “Gioeni – Trabia”, Istituto Professionale di Stato per i Servizi di Enogastronomia e i Servizi di Ospitalità Alberghiera “Pietro Piazza”, Liceo delle Scienze Umane

In arrivo la pubblicazione finale del progetto

Il progetto sta per giungere al termine: è tempo di valutazioni... Siamo molto soddisfatti dei risultati che abbiamo raggiunto e vorremmo che altri (singoli, scuole, associazioni) possano prendere spunto dalla nostra esperienza, dai metodi che abbiamo usato e dalle attività che abbiamo svolto. Quindi, ecco a voi: Palermo Green (con i) giovani  (clicca sulla copertina per aprire il pdf) Provaci anche tu! Agisci come sviluppatore di comunità: lavora con i giovani per migliorare la comunità in cui essi vivono attraverso processi collettivi e partecipati

Incontro "Giovani e Istituzioni" a Palazzo delle Aquile

 L'incontro è stato l'evento conclusivo  dell'omonimo workshop realizzato con gli studenti e i giovani volontari coinvolti nel progetto: un'occasione formale in cui i giovani hanno avuto l'opportunità di presentare le loro proposte per la città di Palermo al Consigliere comunale Inzerillo Gianluca, quale rappresentante dei r esponsabili politici della città . Si è prospettata l'apertura di un canale di comunicazione importante con la possibilità di intraprendere dei percorsi congiunti per portare avanti alcune di tali proposte ed attuarle, ed i giovani hanno avuto la percezione che le loro idee contano e possono influire sulle scelte per la città!